Skip to main content

Cimurro

Il cimurro è una patologia virale molto contagiosa causata da un virus della famiglia Paramyxoviridae che colpisce principalmente il cane ma che può infettare anche furetti, tassi e leoni; nei gatti invece tale malattia sembra essere autolimitante.
L’infezione avviene per inalazione di aerosol di materiale infetto rappresentato dalle escrezioni respiratorie, urinarie e fecali degli animali che hanno contratto la malattia.
Tale patologia può colpire cani di ogni età ma la sua incidenza è maggiore nei

Continua a leggere

Leishmaniosi

LeishmaniosiSI é una malattia comune al cane e all'uomo, provocata da un parassita microscopico che si sviluppa nei globuli bianchi dell'insetto vettore. La trasmissione di questa terribile malattia é dovuta all'insetto vettore Flebotomo. Questi insetti amano il caldo-umido per questo sono molto presenti in Sicilia. Il Flebotomo é un insetto simile alla zanzara. E’ attraverso la puntura che l'insetto trasmette la Lehsmaniosi trasmettendola da un cane malato a uno sano.
L'attività di questi insetti inizia a primavera e dura sino al tardo autunno.

Continua a leggere

Gastroenterite Virale

A insorgenza brevissima (un cucciolo apparentemente sano può morire anche solo dopo 24 ore dalla comparsa dei primi sintomi) la gastroenterite da parvovirus si manifesta fondamentalmente con la comparsa di diarrea liquida ricca di sangue, nerastra e fetida accompagnata da vomito incoercibile, disidratazione, scomparsa dell'appetito, brusco aumento della temperatura corporea e profonda prostrazione; il virus viene eliminato in grande quantità attraverso le feci, costituendo così un reale pericolo per gli altri elementi della cucciolata.
 La violenza e la repentinità della comparsa di queste tipiche manifestazioni, associate al fatto che molto spesso esse si verificano in cuccioli di pochi mesi di vita, debilitati da

Continua a leggere

Ehrlichiosi monocitica canina

L’agente eziologico dell’ehrlichiosi è la rickettsia Erhrlichia Canis, un parassita obbligato dei monociti circolanti. 
Tale infezione è trasmessa dalla zecca bruna del cane  che è sia il vettore sia il principale serbatoio di E. canis e che trasmette la malattia attraverso il pasto di sangue sull’ospite, che viene contaminato tramite le secrezioni salivari della zecca; il periodo di incubazione varia da 7 a 21 giorni.

Una volta infettato il cane può presentare 3 diverse fasi cliniche: acuta, subclinica e cronica, anche se molto spesso è difficile riuscire clinicamente a differenziarle.

Continua a leggere

Dati fisiologici del gatto

  • Temperatura rettale: dai 38°C ai 39,2°C a seconda della stagione e dell'età del gatto.

  • Frequenza respiratoria: 15-35 battiti al minuto.

  • Frequenza cardiaca: 110-140 battiti al minuto (gatto adulto).

  • Calore: dal 5°-8° mese

  • Durata del calore: 6-14 giorni.

  • Gravidanza: 63-66 giorni.

FeLV: Leucemia virale felina

Il virus della Leucemia felina (FeLV) appartiene alla fam. Retroviridae. Tale infezione è una delle principali cause di morte del gatto domestico, soprattutto quando è presente la coabitazione con più gatti (pensioni, allevamenti, gattili). La via di contagio più comune è rappresentata dal contatto con i liquidi organici infetti, in particolar modo la saliva, in seguito a morsi del combattimento, la pulizia reciproca, la condivisione del cibo e delle stesse ciotole per l'acqua. E' comunque possibile anche l'infezione attraverso l'assunzione del latte materno. Il virus è invece molto labile nell'ambiente esterno e viene inattivato dagli agenti atmosferici e dai comuni detergenti e disinfettanti.

Continua a leggere

FIV: Virus dell'Immunodeficienza Felina

Il virus dell'Immunodeficienza Felina appartiene al gruppo dei lentivirus. La via di trasmissione dell'infezione è principalmente attraverso l'inoculazione per via parenterale di plasma o sangue di un gatto infetto ad  un altro sano; per questo motivo le ferite da morso sono la causa principale di contagio (quasi il 100% dei casi).
Altre vie di contagio possibili sono la via transplacentare, attraverso il latte materno, attraverso l'uso comune di ciotole o lettiere e durante l'accoppiamento.
Sono particolarmente a rischio i gatti maschi, giovani (2-5 anni), aggressivi (per la difesa del territorio o per la conquista delle femmine) e che vivono liberi all'aria aperta (hanno maggiore possibilità di incontrare altri gatti infetti).

Continua a leggere